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I colleghi sono un po’ come i familiari: non te li scegli direttamente e devi farti andar bene quelli che ti capitano, a meno che tu non sia disposto a cercarti un nuovo lavoro e cambiare completamente ambiente.
Il luogo professionale è forse uno di quelli nei quali è più difficile riuscire ad andare d’accordo con gli altri. Complici le diverse personalità dei dipendenti di un’azienda ma anche le grandi pressioni a cui tutti, a qualsiasi livello gerarchico, sono sottoposti al lavoro, l’ufficio è sempre una fucina di malumori e grandi litigi, invidie e ripicche.
Eppure vivere bene il luogo di lavoro è possibile se si prova davvero ad andare d’accordo con gli altri. Ecco, allora, cinque consigli per vivere bene in ufficio con i colleghi e trascorrere le ore più felici e sereni.
Vivere bene in ufficio: più collaborazione e aiuto reciproco
Sul posto di lavoro la competizione dovrebbe essere sostituita dalla collaborazione e dall’aiuto reciproco. Bisogna abbandonare quella logica di pensiero secondo la quale si è in gara con i colleghi a favore di un pensiero più orientato al lavoro di squadra.
D’altra parte i colleghi non sono nemici ma dobbiamo considerarli come persone che collaborano con noi per il raggiungimento dello stesso obiettivo, ossia la crescita aziendale. Se l’azienda cresce, migliorano le condizioni lavorative di tutti, si allenta la pressione dei superiori e si possono ottenere dei benefit per tutti i componenti del team.
Eliminato l’aspetto competitivo, infine, lavorare con gli altri diventa più piacevole perché è possibile anche scambiarsi idee e trovare soluzioni comuni e il clima aziendale si fa subito più leggero e meno stressante, permettendo a tutti i membri della squadra di crescere professionalmente e di aumentare le proprie competenze.
Prestare attenzione agli altri e al loro umore, cercare sempre il dialogo
I colleghi sono persone e, come accade per ogni altro essere umano, il loro umore può essere influenzato da diversi fattori e problemi anche legati alla vita personale e non solo professionale. Prestare attenzione agli altri, imparare ad interpretare il loro umore ed evitare di essere indelicati in momenti di particolare fragilità possono essere le chiavi di successo per creare un clima collaborativo e piacevole a lavoro.
Non dobbiamo mai dimenticare, poi, di dispensare sorrisi a tutti e di imparare ad ascoltare a fondo gli altri. Un ascolto attivo, infatti, è la prima pietra di una comunicazione efficace che è la chiave per la serenità e per vivere bene in ufficio con una proficua collaborazione.
Infine fare piccoli gesti come ricordarsi del compleanno del collega o chiedere notizie dello stato di salute del figlio della vicina di scrivania. Possono sembrare sciocchezze ma sono dei piccoli e significativi gesti che creano affiatamento e permettono di lavorare in team in maniera più produttiva.
E se la discussione nonostante queste precauzioni scoppia lo stesso? Manteniamo la calma e cerchiamo sempre il dialogo, l’unica strada per risolvere i conflitti.
Non giudicare (e gioire) degli errori altrui
Non c’è nulla di più spiacevole e frustrante di commettere un errore sul lavoro e rendersi conto che gli altri colleghi sparlano di te per lo sbaglio fatto, ti giudicano per il tuo errore e, sotto sotto, gioiscono per il passo falso commesso. In questo modo si avvelena il clima, si creano malumori e antipatie che poi sono difficili da superare e vivere bene in ufficio diventa impossibile. Bisogna, invece, essere comprensivi verso gli errori altrui perché errare è umano e tutti possono sbagliare.
Inoltre non va mai dimenticato che oggi a sbagliare è stato il collega ma domani lo stesso errore potrebbe essere commesso proprio da noi e a quel punto il collega deriso coglierà la palla al balzo per vendicarsi.
È molto più produttivo, invece, collaborare a monte del progetto per evitare di commettere sbagli e nel caso di errori analizzare insieme, con umiltà e reciproca fiducia, le cose che non sono andate bene così da evitare di commettere sbagli in futuro. In questo modo la squadra cresce e i momenti difficili e il peso degli sbagli individuali sono suddivisi fra tutti senza alcuna gogna per il singolo.
Vivere bene in ufficio: fffrire aiuto, solo se viene richiesto
Sul lavoro bisogna essere collaborativi ma bisogna anche fare attenzione a come si offre il proprio aiuto. L’aiuto prestato ad un collega in difficoltà, infatti, non deve nascondere la nostra voglia di prevaricare gli altri o di imporre il nostro modo di lavorare perché altrimenti si ottiene l’effetto contrario.
Al contrario, invece, farsi carico del lavoro di tutti e dare modo agli altri di approfittare di noi compromette la qualità del nostro lavoro, contribuisce a creare malumori e non agevola l’instaurarsi di un clima sereno sul posto di lavoro.
Meglio, allora, dare aiuto ai colleghi solo se ci viene richiesto, farsi carico esclusivamente di cose che non aggravano la nostra mole di lavoro ed essere sinceri il più possibile se ci rendiamo conto che qualcuno sta tentando di approfittare della nostra disponibilità ponendo un freno deciso alle richieste altrui ma sempre con gentilezza ed educazione.
Educazione e rispetto con tutti
I colleghi potranno anche non piacergli e probabilmente non diventeremo mai amici ma una regola va sempre rispettata fino in fondo: è obbligatorio utilizzare con tutti la massima educazione e il più alto livello di rispetto.
Mai eccedere con il tono di voce, soppesare bene le parole, essere sempre sinceri e dire anche le cose con durezza ma senza mai trascendere nella volgarità sono regole che andrebbero rispettate sempre, in qualunque luogo e non solo sul posto di lavoro, e soprattutto sono best practices che contribuiscono a creare un clima più sereno per vivere bene in ufficio.
Infine ricordarsi sempre di salutare, dire grazie a chi ci ha fatto una cortesia, essere gentili possono sembrare tutti gesti scontati ma non lo sono e saranno sempre apprezzati da tutti i colleghi di lavoro che impareranno a fare altrettanto in modo molto naturale.