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Lo SPID (sistema pubblico di identità digitale) è ormai obbligatorio dal 1° ottobre 2020. Questo significa che se avete ancora dubbi su cosa sia di preciso e come funzioni, è tempo di rimediare… con un bell’articolo di approfondimento in materia!
Benvenuti nell’era digitale. Comunicare con la pubblica amministrazione è sempre stato un po’ complesso; da oggi sarà impossibile senza lo SPID, che altro non è se non la propria identità digitale. Ebbene sì, gli effetti della digital transformation sono giunti – finalmente- ad un punto di svolta in ambito pubblico, facilitando le comunicazioni con il cittadino nel pieno rispetto della privacy.
Ogni gestore abilitato al rilascio dello SPID non è, infatti, autorizzato a trattare i dati degli utenti per scopi commerciali o cessione di terze parti.
Consigli utili 🡪 Per avere la certezza di non cedere dati non necessari, al momento della registrazione distingui sempre le informazioni funzionali all’ottenimento dello SPID (sempre obbligatori) da tutti gli altri!
Alla domanda “che cos’è lo SPID?” rispondiamo allora che si tratta di credenziali di accesso (con username e password) per accedere online a tutti i servizi della pubblica amministrazione dal device che vuoi tu (smartphone, pc, tablet).
Come si fa ad avere lo SPID?
Compiuti i 18 anni, ciascun cittadino italiano può richiedere l’attivazione del servizio di identità digitale, scegliendo autonomamente fra i gestori che preferisce.
E qui scatta una domanda super gettonata: “lo SPID è gratuito?”
Chiariamo subito che indipendentemente dal provider che si sceglie (Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim o Lepida), il servizio è sempre gratuito. Tuttavia, occorre tenere presente che ad eccezione delle Poste, tutti gli altri gestori possono richiedere un pagamento per l’attivazione di alcuni servizi. È il caso dell’inoltro codice OTP (la password temporanea) per esempio con Aruba e Infocert.
Attivare lo SPID è davvero semplice: tutto quello che ti servirà sarà un indirizzo mail, un recapito telefonico, un documento di riconoscimento a scelta fra la carta d’identità, la patente e il passaporto, la tessera sanitaria per il codice fiscale.
Non sono necessari documenti aggiuntivi per i residenti all’estero.
Scelto poi il gestore di riferimento, basterà compilare un form di registrazione con i dati anagrafici, creare il nome utente (va bene anche il proprio indirizzo elettronico) e password con cui accedere. Infine, ti toccherà un riconoscimento personale che potrai effettuare in uno dei seguenti modi:
- di persona,
- con firma elettronica,
- con carta d’identità elettronica,
- semplicemente online.
Anche le imprese possono attivare lo SPID; in questo caso, sarà premura del rappresentante legale della società spicciare la procedura di attivazione, ma qualora ce ne sia il bisogno, anche i dipendenti possono possedere uno SPID aziendale.
Struttura SPID: i 3 livelli di sicurezza
Ottenere le credenziali di accesso con SPID con username e password non è che il primo livello di sicurezza. Ce ne sono, infatti, altri due, al fine di garantire la massima sicurezza in termini di privacy.
Accedere con il secondo livello di sicurezza significa inserire non solo l’username e la password, ma anche un codice di accesso temporaneo che funge in sostanza da ulteriore password.
Arrivati al terzo livello di sicurezza del tuo SPID, oltre le credenziali sarà necessario anche fornire la propria smart card, ovvero le carte d’identità elettroniche. In questo caso, bisogna collegare al pc un lettore apposito e inserirvi la propria tessera per il riconoscimento.
Come si sceglie il gestore migliore per la creazione dello SPID?
Non esiste una risposta univoca perché non vi sono sostanziali differenze fra i gestori; la valutazione è del tutto soggettiva e relativa al provider con la procedura di registrazione più semplice, oppure più veloce in termini di tempo. E se proprio non si sa sceglierne uno… perché non prenderli tutti?
È possibile, infatti, creare più di uno SPID con operatori differenti e con i rispettivi livelli di sicurezza preferiti.
Consigli utili 🡪 Cambiare gestore SPID è possibile in qualunque momento, e non vi sono obblighi di nessuna natura che impediscano o inficino in qualche modo il passaggio da un provider all’altro. È inoltre possibile avviare la registrazione con un operatore terzo anche prima della conferma di disdetta con il precedente provider.
A proposito di tempistica. Quanto tempo ci vuole per attivare lo SPID?
In realtà, molto poco. Certo, ciascun provider ha i suoi tempi, ma possiamo dare una stima approssimativa anche di qualche ora. Nel caso, invece, di attivazione alle Poste, è necessario recarsi di persona su appuntamento, e il rilascio della propria identità digitale è pressocché immediato.
Come si recuperano le credenziali SPID?
Si sa che le password si dimenticano, e lo SPID non fa eccezione. Ma niente panico, perché è sempre possibile recuperarla.
Ogni gestore ha la propria procedura (puoi controllare direttamente sulla sezione dedicata del sito web del provider di riferimento per scoprire di più sull’iter di recupero dati), e nel caso di bug di sistema non esitate a contattare l’assistenza clienti.