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L’argomento normativa sicurezza sul lavoro è molto ampio e di certo non può essere trattato in modo compiuto in poco spazio. Tuttavia oggi possiamo tracciarne i punti salienti di rilievo per i lavoratori e per i datori di lavoro dal momento che riveste un’importanza cruciale.
I riferimenti normativi in materia di sicurezza sul lavoro
Il testo normativo a cui fare riferimento è il Testo Unico sulla Sicurezza, in riferimento al Decreto Legislativo 81/2008. Si tratta di un documento redatto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per tutelare e promuovere la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il testo prevede precise norme in materia di sorveglianza sanitaria, prevenzione, segnaletica di sicurezza e rischi generici. Quindi spazia dalle norme di prevenzione degli incendi alle basilari misure di primo soccorso passando per gli obblighi del datore di lavoro e i diritti dei lavoratori.
Questo testo non è il solo perché nel nostro ordinamento esistono numerose altre fonti normative che disciplinano la sicurezza sul lavoro. Tra queste vi è l’articolo 2087 del Codice Civile che obbliga il datore di lavoro a mettere in atto misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e morale dei prestatori di lavoro. Tali misure devono garantire sicurezza commisurata alla mansione svolta, all’esperienza maturata dai prestatori e al livello di progresso tecnologico vigente sul luogo di lavoro.
Altre leggi per la sicurezza sul lavoro
Oltre al Codice Civile, la sicurezza sul lavoro è affrontata niente di meno che dalla nostra Costituzione. All’articolo 35 e all’articolo 41, infatti, essa specifica che ogni iniziativa economica non deve arrecare danno alla sicurezza umana e alla salute del lavoratore. Lo Stato, a tale proposito, si riserva la facoltà di vigilare su questa adempienza per difendere e tutelare la sicurezza di tutti i lavoratori.
Anche lo Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970) che, all’articolo 9, si occupa di tutela della salute e dell’integrità fisica dei prestatori. Esso prevede adempimenti per la prevenzione di infortuni e malattie professionali e l’adozione di ogni soluzione ritenuta idonea a tutelare la sicurezza dei lavoratori intesa come specifico diritto.
Cosa prevede il Testo Unico?
Vista l’abbondanza normativa che regola la sicurezza sul lavoro è chiaro che si tratta di un diritto certo e da perseguire in ogni ambiente lavorativo. Il Testo Unico sopra menzionato resta quello di maggior riferimento per guidare i datori di lavoro a predisporre ogni misura necessaria per rispettare tale diritto.
Tra le misure previste ve ne sono tantissime per cui, in questa sede, ci limiteremo a descrivere quelle principali a carattere generale. Ogni lavoratore ha sempre facoltà di chiedere chiarimenti specifici al proprio sindacato rispetto al proprio inquadramento contrattuale.
Valutazione del rischio
Innanzitutto nel Testo Unico si parla di valutazione del rischio o dei rischi derivanti dallo svolgimento delle mansioni. Questo fattore influenzerà le misure da porre in essere per la tutela dei lavoratori e per la riduzione dell’eventualità che possano verificarsi. A tale proposito la normativa sulla sicurezza sul lavoro impone misure preventive e precauzionali che vengono sottoposte a controlli regolari periodici.
Documento di Valutazione del Rischio
Tra le misure che rientrano in questo ambito c’è il DVR, il documento di Valutazione dei Rischi che deve contenere tre sezioni principali. La prima è il documento valutazione rischi, i criteri adottati per stabilire le giuste misure di protezione e i dispositivi di protezione da utilizzare.
Poi contiene il programma sulle procedure da adottare per migliorare i livelli di sicurezza delle strutture e delle infrastrutture lavorative. Infine individua le mansioni correlate a specifici rischi per le quali sono necessari maggiori investimenti finalizzati alla tutela dei sottoposti.
È il datore di lavoro a redigere il DVR che può avvalersi dei servizi di consulenza di appositi specialisti in collaborazione con altre figure come il Medico del Lavoro e l’assistenza del Rappresentante dei Lavoratori. Per questo motivo, ad esempio, è importante capire quali sono i compiti e cosa fa un medico del lavoro.
Tale documento deve essere aggiornato periodicamente e, in caso contrario, costituisce motivo di sanzione da parte delle autorità preposte al controllo.
Rischi dell’ambiente di lavoro e controlli sanitari
L’utilizzo di agenti chimici, fisici e biologici in ogni ambiente di lavoro è regolamentato da precisi parametri che includono i protocolli di prevenzione e la protezione della salute dei lavoratori attraverso misure cautelari e fornitura da indossare.
Il testo prevede anche l’obbligatorietà dei controlli sanitari, l’aggiornamento di lavoratori, dirigenti, rappresentanti e preposti e l’adempimento di ogni variazione delle attuali norme di riferimento.
Ogni attività precauzionale è pensata per diminuire il numero degli infortuni sul lavoro al netto dei rischi che questo possa comportare. Per ogni lavoratore è sempre garantito il diritto di rivolgersi fino alla Corte di Cassazione qualora dovessero verificarsi eventi che pregiudichino la loro sicurezza.
Cosa comporta il mancato rispetto del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro?
Il Testo Unico prevede anche la presenza di tre figure che lavorano a supporto del datore di lavoro per tutelare i sottoposti. Si tratta dell’addetto alla prevenzione e alla protezione dei rischi, RSPP, del Rappresentante per la Sicurezza, RLS e del medico del lavoro. I compiti dell’RSPP e dell’RLS sono portati avanti in modo costante e continuo mentre il medico si occupa di sorveglianza sanitaria quando questa è imposta dalla legge.
Il mancato rispetto degli obblighi previsti dalla legge e dalla Costituzione rispetto alla sicurezza sul lavoro è un fatto molto grave che viene punito con sanzioni amministrative, pecuniarie e penali.