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Cosa significa realmente “digitalizzazione aziendale” è perché è così importante parlarne? Iniziamo questo approfondimento con due domande importanti con la promessa che ci impegneremo a trattarle nel modo più esaustivo ed informativo possibile.
Cos’è la digitalizzazione aziendale?
Difatti parlare di questo argomento comporta il rischio di generalizzare, banalizzare e mistificare ciò a cui fa realmente riferimento questo principio. La digitalizzazione di una azienda si fonda sul cambiamento volto a semplificare i processi interni ed esterni attraverso tecnologie migliorative, ottimizzate e intelligenti.
Un’azienda digitalizzata, infatti non si dovrà semplicemente dotare di software gestionali erp ma dovrà essere capace di reinventare la sua struttura interna. Pertanto l’abbandono degli strumenti tradizionali non deve avvenire solo sul piano tecnico ma anche su quello organizzativo. In questo senso l’utilizzo di strumenti più recenti e innovativi allora potrà fare la differenza.
In altre parole non avrebbe senso sfruttare le potenzialità di un software gestionale avanzato se poi, internamente, i collaboratori continuano a gestire archivi, risorse e ordini “come si è sempre fatto”.
Cosa comporta la digitalizzazione?
La digitalizzazione aziendale è l’insieme di decisioni e cambiamenti che comportano reali vantaggi competitivi, economici e ambientali. Quando si parla di questo concetto spesso si tende a pensare che l’implementazione di soluzioni alternative a quelle tradizionali comporti un peggioramento sul piano occupazionale.
In realtà la digitalizzazione:
- riduce i carichi di lavoro,
- snellisce i flussi
- e automatizza i processi e le procedure
- migliora l’esperienza di tutti gli attori che partecipano alla vita aziendale.
Il che non significa escludere le risorse umane o il lavoro di squadra ma, semplicemente, inserirle verso ambiti in cui risulterebbero più utili e performanti.
Il concetto di “dematerializzazione dei luoghi fisici”
La digitalizzazione aziendale ha l’obiettivo di dematerializzare i luoghi fisici consentendo la condivisione in tempo reale attraverso un unico ambiente connesso e, pertanto, collaborativo anche e soprattutto da remoto. Pertanto né consegue che subentrino nuove modalità di partecipazione al lavoro e, dunque, spazi aperti e non limitati al contesto geografico, alla sede aziendale e all’ufficio.
In tal senso vertono i principi dello smart working, ovvero l’attività lavorativa a distanza tramite software che permettono di comunicare, controllare l’avanzamento delle task e delle mansioni e quantificare le retribuzioni.
Digitalizzare non significa escludere l’aspetto umano
Tutto questo non consiste nell’eliminazione del contatto umano e non è da interpretare come uno svantaggio per le persone, anzi, tutto il contrario. Anche se il processo di dematerializzazione dei luoghi fisici è avvenuto in modo repentino e forzato a causa del Covid è emerso sin da subito che siano in tantissimi ad aver beneficiato del lavoro da remoto.
Non dover raggiungere il luogo di lavoro per futili motivazioni al posto di poter svolgere mansioni da casa ha comportato importanti risparmi per l’azienda ma anche per l’ambiente. Si pensi a tutte le tonnellate di combustibili fossili risparmiati sull’atmosfera così come alle ore di viaggio che intercorrono nei tragitti casa-lavoro.
Si pensi anche allo spazio risparmiato per l’archiviazione dei documenti cartacei, al risparmio di risorse materiali così come alla riduzione del rischio di deperimento o smarrimento di cartelle, faldoni e archivi.
Migliori guadagni in efficienza e crescita
La dematerializzazione dello spazio fisico, quindi, ha comportato un guadagno in efficienza, in rapidità e nel controllo del flusso dei dati. Ogni informazione risulta immediatamente reperibile anche a centinaia di chilometri di distanza e senza far ricorso alla risorsa cartacea che è costosa, non durevole ed inquinante.
Per di più la digitalizzazione attraverso software gestionali permette di agire anche sulle criticità organizzative attraverso il controllo diretto delle performance. Logistica, approvvigionamento, output, cura del cliente e persino produttività dei collaboratori sono tutti aspetti che vengono tradotti in flussi di dati sempre reperibili, aggregabili e scalabili.
Nell’immediato futuro secondo le stime del World Economic Forum si stimano crescite medie annue delle soluzioni Software, ICT e digital di oltre 15 punti percentuali.
Lo scenario futuro in tema di digitalizzazione aziendale
La digitalizzazione di un’impresa consiste in una trasformazione omnicomprensiva e globale che investe l’intera organizzazione:
- automatizzando la gestione dei processi,
- creando nuovi canali di comunicazione,
- e sincronizzando grandi moli di dati sempre immediatamente confutabili e reperibili.
Visto il ritmo incalzante con cui la digitalizzazione globale prosegue abbracciando sempre più aspetti della vita economica, sociale e lavorativa del Paese è importante per chi dirige aziende e organizzazioni preventivare questo cambiamento da mettere in atto nel più breve tempo possibile. Per fare un esempio si stima che il 65% dei bambini che oggi frequentano le scuole elementari in futuro faranno un lavoro che oggi ancora non esiste (Quali sono le professioni del futuro?).
Il cambiamento, tuttavia, deve risiedere anche nella mentalità aziendale per far si che tutti i collaboratori possano giovare della transizione digitale. A tale proposito gli esperti ricordano come team building, formazione interna e monitoraggio proattivo delle performance siano elementi cruciali. Servono sia per accompagnare un’azienda verso l’obiettivo e anche per non creare barriere di accesso per chi potrebbe sentirsi lasciato “indietro”.